CINEMA. Festa Internazionale di Roma - 1. edizione

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(01-10-2006) - A SEAN CONNERY IL PREMIO 2006 PER IL LAVORO DELL'ATTORE

Sarà assegnato a Sean Connery la prima edizione del Festa del Cinema Acting Award, il premio per il lavoro dell’attore istituito da Cinema Festa Internazionale di Roma in collaborazione con l’IMAIE (L’Istituto che tutela i diritti degli interpreti e autori italiani). E all’attore di origine scozzese verrà dedicata la prima importante retrospettiva della manifestazione: 14 film interpretati da Connery e scelti dall’attore insieme allo staff della Festa, da “Agente 007, dalla Russia con amore” del 1963, a “Scoprendo Forrester” del 2000.
“Sono davvero onorato di essere il primo attore a ricevere il Festa del Cinema Acting Award – ha dichiarato Connery - Il fatto che sia Roma ad attribuirlo lo rende ancor più invitante, poiché riflette l’enorme contributo che la città ha dato al mondo del cinema e dell’ arte. Sono certo che sarà una splendida cerimonia”
Sean Connery sarà al concerto che si terrà alla vigilia della Festa, il 12 ottobre, per la direzione di Riccardo Muti. La consegna ufficiale dello speciale riconoscimento, è in programma invece per il prossimo 13 ottobre, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove l’attore parteciperà ad un incontro con il pubblico. Connery, per due giorni, sarà il beniamino non solo della Festa del Cinema, ma anche della città di Roma. Il 14 ottobre, infatti, il Sindaco della Capitale, Walter Veltroni assegnerà all’attore anche il Premio Città di Roma.
Accanto all’Acting Award sono tre i premi ufficiali della Festa, il Premio al Miglior Film, al Migliore Interprete femminile e Migliore Interprete maschile, che verranno assegnati dalla Giuria Popolare presieduta da Ettore Scola. I premi ufficiali della Festa del Cinema, saranno realizzati dagli artisti di Bulgari, ispirati alla statua romana del Marco Aurelio.
Sono stati annunciati, inoltre, tre premi paralleli ospitati dalla Festa e che intendono sottolinearne alcuni dei momenti qualificanti: il valore e l’attualità del cinema documentario, meglio noto come il “cinema della realtà” (Premio Cult); l’emozione e la vitalità del rapporto tra il grande cinema spettacolare con il suo pubblico così come verrà raccontato dalla sezione “Première” (Premio Blockbuster); la creatività inventiva resa possibile dai nuovi media e dai formati prediletti dai più giovani filmmakers (Premio 3 Italia). Questi riconoscimenti, assegnati da giurie autonome e autonomamente gestiti, intendono qualificare segmenti importanti del programma e offrire specifiche opportunità ai creatori che hanno deciso di portare i propri lavori in anteprima alla Festa. Testimonial d’eccezione della campagna di comunicazione della Manifestazione internazionale, sarà la lupa capitolina che, allattando Romolo e Remo, ulula alla luna. La prima campagna pubblicitaria della Festa partirà dal prossimo 8 luglio. La Festa internazionale di Roma è una realizzazione della Fondazione Musica per Roma ed avrà per teatro d’elezione l’Auditorium Parco della Musica di Roma. La manifestazione è promossa da: Comune di Roma, Camera di Commercio di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio, BNL – Banca Nazionale del Lavoro (main partner), gli sponsor 3 Italia, Costa Crociere, Gioco del Lotto - Lottomatica, MINI di BMW Group.

CONNERY LA PRIMA STAR DI CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA
“Sono davvero onorato di essere il primo attore a ricevere il Festa del Cinema Acting Award. Il fatto che sia Roma ad attribuirlo lo rende ancor più invitante, poiché riflette l’enorme contributo che la città ha dato al mondo del cinema e dell’ arte. Sono certo che sarà una splendida cerimonia” (Sean Connery) La Festa del Cinema di Roma, che avrà la sua prima edizione nel prossimo mese di ottobre (dal 13 al 21) si aprirà con un evento di prima grandezza: la consegna di un premio per il suo lavoro d’attore al più grande interprete inglese vivente, Sean Connery.
L’interprete di 007, che nel corso di una lunghissima carriera è diventato un attore straordinariamente amato da registi assai noti al grande pubblico come De Palma, Lucas, Spielberg, ma anche da autori come Sidney Lumet, John Huston, Fred Zinneman, Terry Gilliam, parteciperà ad un incontro con il pubblico che si terrà nella Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma: verranno mostrate alcune delle più belle scene di film da lui interpretate e, secondo un modello già sperimentato con successo all’Auditorium con “Viaggio nel cinema Americano” – che ha visto in scena autori come David Lynch, Sidney Lumet, Spike Lee, Jonathan Demme – saranno commentate in diretta dallo stesso Connery con Mario Sesti (direttore della Festa insieme a Giorgio Gosetti) e Antonio Monda (scrittore e giornalista cinematografico).
Si tratta di un evento con il quale la Festa intende da subito marcare la propria peculiarità all’interno dell’universo di tutti i festival, italiani e stranieri: è il primo festival che dedica la massima luminosità all’arte misconosciuta degli interpreti. I grandi attori di ogni lingua troveranno alla Festa del Cinema la stessa attenzione, la stessa passione, che i festival tradizionali, in genere, dedicano, perlopiù, agli autori. L’omaggio a Sean Connery comprenderà, dunque: la presenza di Sir Sean Connery al Concerto che si terrà alla vigilia della Festa, il 12, per la direzione di Riccardo Muti; la cerimonia ufficiale dell’attribuzione a Connery del Festa del Cinema Acting Award – in collaborazione con l’IMAIE (l’Istituto che tutela i diritti degli interpreti ed autori italiani), il 13 ottobre, nella sala Sinopoli, subito dopo l’incontro con il pubblico; la presentazione che lo stesso Connery farà del primo film della retrospettriva a lui dedicata che sarà proiettato alla fine della cerimonia di premiazione (sempre il 13); la consegna ufficiale, il 14 ottobre, presso la Sala del Consiglio, in Campidoglio, del Premio Città di Roma, che riceverà direttamente dalle mani del sindaco Walter Veltroni; la presentazione di un libro a lui dedicato (edito da Electa) – e naturalmente la proiezione dei film della retrospettiva interpretati da Connery e scelti insieme a lui dallo staff della Festa Sean Connery, insomma, per un paio di giorni, sarà il beniamino non solo della Festa del Cinema - ma di tutta la città di Roma

IL MIO NOME E’ SEAN

"Più di ogni altra cosa,
mi piacerebbe essere un
uomo anziano con una bella faccia...
come Hitchcock o Picasso."
Sean Connery

Sir Sean Connery è una tra le più inconfondibili e prestigiose icone del cinema mondiale. Nella sua carriera di attore, lunga quasi mezzo secolo, ha arricchito i suoi personaggi di un fascino proverbiale, donando loro un’aura leggendaria e regale. Da giovane ha lottato contro povertà e pregiudizi per diventare un attore che ha affrontato il repertorio tradizionale e anche i classici di Shakespeare. Ma la sua personalità e il suo stile d’attore hanno dato vita ad una carriera capace di muoversi con grande autorità sia sul palcoscenico che nel cinema d’intratteneminto: sia nel cinema d’autore che nell’immaginario di genere.
E’ riconosciuto da tutti come il vero creatore di James Bond: lo ha trasformato in un’icona degli anni sessanta, alla stregua dei Beatles e della minigonna. Una volta uscito dalla penna di Ian Fleming, l’eroico agente segreto ha trovato la sua perfetta incarnazione nel portamento e nell’ironia dell’attore scozzese.
Dopo 007, l’attore si è dimostrato in grado di liberarsi dal mito che lui stesso aveva creato, scegliendo con cura i personaggi a cui dare un volto, rivelandosi un attore versatile ed affidabile, dotato di spaccati di drammaticità inaudita (La collina del disonore) come di dosi di humour croccante e sornione (è l’indimenticabile papà di Indiana Jones in Indiana Jones e l’ultima crociata ).
E’ stato diretto dai più grandi registi del nostro tempo: da Hitchcock a Sidney Lumet, da Spielberg a John Houston, passando per Terry Gilliam, Fred Zinnemann, Jean- Jacques Annaud, John Boorman, Gus Van Sant. Ed ogni volta il suo talento ha creato una galleria di figure memorabili che sembrano esistere da sempre, e per le quali pubblico e critica non potrebbero immaginare un’interpretazione migliore. Ha ricevuto innumerevoli premi, tra cui un Oscar per la magistrale prova in Gli intoccabili di Brian De Palma, il Golden Globe alla carriera e il Life Achievement dell’American Film Institute.
La sua innata eleganza ha fatto in modo che recitasse per quattro volte nel ruolo di un re. Oggi più che mai, charme e classe contraddistinguono Connery dentro e fuori lo schermo. Votato “Sexiest Man of the Century” dalla rivista People nel 1999, Sir Sean ama ripetere: “Alcuni invecchiano, altri maturano”.

BIOGRAFIA
Thomas Sean Connery nasce a Edinburgo il 25 agosto 1930.
Lascia la scuola a soli tredici per andare lavorare a tempo pieno alla Centrale del latte della sua città e a sedici si arruola in Marina. Ha fatto svariati lavori tra cui il muratore, il modello e il macellaio prima di presentarsi alle eliminatorie inglesi per il concorso di Mister Universo. Non si qualifica, ma un suo amico gli consiglia di presentarsi ai provini per un musical, South Pacific, dove reciterà e ballerà per due anni.
In realtà si metterà in luce con Requiem per un peso massimo, una commedia in presa diretta della BBC, e nel 1962 viene scritturato per interpretare James Bond, soffiando la parte a David Niven, Trevor Howard e Michael Redgrave.
Nel ’65, stanco di essere identificato con l’agente 007, Connery lascia la serie ma viene ricontattato nel ’71 dopo il fiasco di Al Servizio di Sua Maestà con George Lazenby per interpretare Una cascata di diamanti e nel 1982, per Mai dire Mai.
Nel frattempo gira fino a tre film all’anno, tra cui Marnie, L’uomo che volle farsi re, Highlander, Robin e Marian.
Si è sposato due volte, la prima con Diane Cilento nel 1965, da cui ha avuto il figlio Jason, anche lui attore, e la seconda nel ’73 con Micheline Roquebrune, una pittrice francese. Nel ’74 si trasferiscono in Spagna, a Marbella, per un problema di tasse di cui Sean non fatica a parlare: “Dovevo lasciare in Gran Bretagna il 98 per cento delle mie entrate. Per lo stesso motivo se ne sono andati Rex Harrison, Albert Finney, Roger Moore, Michael Caine e Anthony Hopkins. Inoltre, Marbella, Le Bahamas e la Scozia hanno un punto in comune e per me vitale, il golf.” Sono anni che, insieme al suo amico Clint Eastwood, pensa di girare un film proprio su questo sport.
Ha vinto un Oscar nel 1989 per Gli Intoccabili e un Golden Globe alla carriera nel 1996. In quell’occasione ironicamente ha detto: “Ho viaggiato in tutto il mondo per e con il cinema, ho baciato dozzine di belle donne. Per questo sono stato pagato, e di questo vi sono grato.”
Nella sua lunga e brillante carriera ha interpretato circa settanta film con i registi più prestigiosi e fondato una società di produzione, la Fountainbridge Films, che prende il nome dalla strada di Edinburgo dove è nato. I suoi ultimi personaggi sono un affascinante ladro in Entrapment (1999), un romanziere solitario in Scoprendo Forrester (2001) e un epico avventuriero ne La leggenda degli uomini straordinari (2003) che, per ora, è il suo ultimo film.

I FILM DELLA RETROSPETTIVA
(2000) Scoprendo Forrester (Finding Forrester) – di Gus Van Sant
(1990) Caccia a Ottobre Rosso (The Hunt for Red October) – di John McTiernan
(1990) La casa Russia (The Russia House) – di Fred Schepisi
(1986) Il nome della rosa – di Jean-Jacques Annaud
(1982) Cinque giorni un'estate (Five Days One Summer) – di Fred Zinnemann
(1981) I banditi del tempo (Time Bandits) – di Terry Gilliam
(1976) Robin e Marian (Robin and Marian) – di Richard Lester
(1975) L'Uomo che Volle Farsi Re (The Man Who Would Be King) – di John Huston
(1975) Il vento e il leone (The Wind and the Lion) – di John Milius
(1973) Zardoz (id.) – di John Boorman
(1970) I cospiratori (The Molly Maguires) – di Martin Ritt
(1965) La collina del disonore (The Hill) – di Sidney Lumet
(1963) Agente 007, dalla Russia con amore (From Russia with Love) – di Terence Young
(1964) Marnie (id.) – di Alfred Hitchcock

(08/10/2006)

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