65. MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

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"Mamma Roma" - Foto © Divo Cavicchioli

(26-08-2008) - Un’inedita Nannarella nelle foto scena di Paul Ronald e di Divo Cavicchioli

Inaugura venerdì 29 agosto la mostra fotografica che il Centro Cinema Città di Cesena e la Fondazione Biennale di Venezia dedicano ad Anna Magnani, in occasione della 65° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Cinquanta scatti in bianco e nero che mostrano il lato più nascosto di un’attrice passionale e sensibile, capace di immedesimarsi nei suoi personaggi fino a commuoversi, come ricorda il francese Paul Ronald che con lei lavorò sul set di ‘Bellissima’ di Visconti.

Inaugura venerdì 29 agosto alle 10.30 al primo piano del Palazzo del Cinema, in presenza del Direttore Artistico della 65^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Marco Müller, la mostra “Bellissima e Mamma Roma due film per Anna Magnani - I volti di Nannarella”, che il Centro Cinema Città di Cesena e la Fondazione Biennale di Venezia, in collaborazione con Annecy Cinéma Italien e la Regione Emilia-Romagna, dedicano all’attrice romana nel centenario dalla sua nascita.

Allestita dal 27 agosto al 6 settembre al Lido di Venezia, al 1° piano del Palazzo del Cinema (durante la 65^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica), la mostra raccoglie 50 foto in bianco e nero che rendono omaggio a Nannarella alle prese con due delle sue più intense interpretazioni.
Immagini di diverso formato, dalle gigantografie ai totem, in buona parte inedite e stampate per la prima volta, ritraggono l’attrice romana, in scena e fuori scena, impegnata, pur con modalità e in situazioni e tempi diversi, nei ruoli di due madri preoccupate per il futuro dei propri figli. In "Bellissima" di Visconti (1951), dove recita accanto a Walter Chiari, la Magnani veste i panni della popolana Maddalena Cecconi, disposta a qualsiasi sacrificio per garantire il successo alla figlia che deve fare un provino per un film, mentre in "Mamma Roma" di Pasolini (1962) fa la parte della prostituta decisa a cambiare vita per amore del figlio.

Due ruoli per alcuni aspetti simili, che hanno aggiunto due memorabili ritratti alla straordinaria galleria di donne interpretate dalla “Nannarella” di Roma Città Aperta. Solo lei capace, con quel suo talento eccezionale e quel modo di recitare completamente nuovo, di incarnare la figura della popolana passionale e sfrontata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa. Un'attrice sempre fuori dagli schemi, impulsiva, umana, ironica, disperata, che affascinò generazioni di spettatori in tutto il mondo. Libera dai cliché e dalle pose delle dive contemporanee, istintiva e vulcanica nella vita privata non meno che sullo schermo, Anna Magnani fu tutto questo, e anche molto di più.

La mostra “Bellissima e Mamma Roma, due film per Anna Magnani - i volti di Nannarella”, curata dal Centro Cinema Città di Cesena - Assessorato alla Cultura, è composta dalle immagini immortalate dagli obiettivi del francese Paul Ronald (Bellissima) e Divo Cavicchioli (Mamma Roma), due tra i maggiori fotografi di scena che il cinema italiano abbia mai avuto.

“Ho conosciuto Anna Magnani sul set di Bellissima e abbiamo simpatizzato subito – ricorda di Nannarella Paul Ronald, che del film di Visconti è stato in parte anche direttore della fotografia – Sul set era molto gentile, non aveva certo atteggiamenti da diva. Visconti aveva voglia di lavorare con lei e i rapporti tra i due furono sempre tranquilli. D’altronde erano amici. Ci fu però un episodio in cui Visconti volle umiliarla in maniera eccessiva. Si preparava una scena dietro al teatro 5 di Cinecittà. La scena, con il coinvolgimento di molte comparse, era pronta e la Magnani non arrivava. Allora stava al Circeo, aveva problemi col figlio poliomelitico. Si poteva scusare. Visconti mi invita a seguirlo e raggiunge a piedi la portineria. Lì si piazza a braccia incrociate, a mo’ di duce. Dopo un po’ arriva la Magnani, a bordo della sua Buick rossa, decappottabile. Appena vede Visconti, si scusa immediatamente per il ritardo. Lui secco: «Vai». Senza aggiungere altro. Lei un po’ rasserenata (si aspettava di peggio) va a prepararsi. Quando tutto è a posto, Visconti, dall’alto del praticabile, su cui eravamo anch’io e l’operatore alla macchina, ha cominciato ad aggredirla in modo feroce, davanti a tutta la troupe e alle tante comparse. , Un’aggressione verbale così plateale che la Magnani svenne”.
“Al di là di quest’episodio, la lavorazione si svolse tranquilla – continua il fotografo di scena francese - Anche la bambina, Tina Apicella, non diede mai grossi problemi. La Magnani legò moltissimo con lei: era molto cordiale e premurosa e sul set, nei giorni in cui non doveva girare, stava sempre con lei, erano quasi inseparabili. Per la scena dello schiaffo a Cinecittà, davanti alla vasca, stava più male la Magnani che non la bambina. Girammo, la Magnani schiaffeggiò la bambina come da copione e lei si mise a piangere per davvero. Ormai scoppiava in lacrime anche l’attrice”.

Taglio del nastro venerdì 29 agosto alle ore 10.30 in presenza del Direttore Artistico della 65^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Marco Müller.

Il Centro Cinema Città di Cesena per il sesto anno consecutivo porta nella preziosa cornice del Lido di Venezia una mostra di foto di scena: fra le precedenti edizioni si ricordano nel 2006 quella dedicata a Roberto Rossellini e nel 2007 quella sul Western all’italiana.
Il Centro Cinema promuove inoltre da oltre un decennio il concorso nazionale per fotografi di scena CliCiak, unico nel suo genere in Italia, e conserva un patrimonio di 100.000 immagini del cinema del passato e del presente con cui realizza mostre nei principali festival di cinema italiani e internazionali e pubblicazioni per la storia del cinema attraverso le immagini dei suoi principali protagonisti.

(26/08/2008)

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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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