Le registe Yassmin Yaghmai e Sara Taigher con il vicedirettore CONAI Fabio Costarella e un giurato

Le registe Yassmin Yaghmai e Sara Taigher con il vicedirettore CONAI Fabio Costarella e un giurato

Il corto GRAVITY vince il CONAI Special Award al Giffoni Film Festival

Il corto Gravity vince il CONAI Special Award al Giffoni Film Festival: è il miglior film su temi ambientali

Il premio è stato consegnato ieri durante la cerimonia di premiazione in Sala Truffaut alle registe Sara Taigher e Yassmin Yaghmai, che affermano: «Questo premio e l’entusiasmo delle ragazze e dei ragazzi ci riempiono di emozione». Il vicedirettore CONAI Fabio Costarella commenta: «Una favola onirica che ci lascia un monito importante: dobbiamo prenderci cura delle risorse del Pianeta»

GIFFONI VALLE PIANA, 29 LUGLIO 2024 – Il corto d’animazione "Gravity", una coproduzione italo-messicana, si aggiudica il CONAI Special Award al Giffoni Film Festival 2024. Il premio, dedicato al miglior film del festival che affronta tematiche legate a sostenibilità e ambiente, è stato assegnato durante la cerimonia di chiusura: il vicedirettore CONAI Fabio Costarella lo ha consegnato alle registe Sara Taigher e Yassmin Yaghmai, fondatrici dello studio d’animazione Robotina.

Sceneggiato da Matilde Piran e Niccolò Dettore su uno storyboard della stessa Yassmin Yaghmai e di Juri Agostinelli, "Gravity" è ambientato in un futuro immaginario e distopico: un metaverso, forse una versione di come potrà essere il nostro mondo fra mille o duemila anni, in cui la gravità funziona al contrario, o non esiste. Tutto ciò che viene lasciato andare, per errore o di proposito, sparisce nel cielo: dai mozziconi di sigaretta al cibo fino alle persone amate. Persino un gatto che si sporge troppo da un’apertura sul soffitto viene trascinato verso l’alto. In una realtà simile, i rifiuti sembrano essere l’ultimo dei problemi. Almeno finché la gravità non decide di cambiare direzione, e tutto ciò che sembrava disperso nello spazio non torna indietro.
Un corto che usa sapientemente un’ambientazione post-futurista (strizzando l’occhio a "Blade Runner" e, in qualche modo, a "Minority Report" epurato dagli aspetti dark) per ricordarci quanto le nostre azioni abbiano conseguenze e quanto l’incuria possa essere dannosa. Per i sentimenti come per il Pianeta.

«Una favola onirica, palesemente irreale ma con un potenziale visionario interessante» commenta Fabio Costarella. «Pur attraverso una storia estrema e dalle sfumature non sempre ottimiste, Gravity ci lascia un monito importante: dobbiamo prenderci cura delle risorse della Terra così come ci prendiamo cura dei nostri affetti e delle persone che amiamo».
L’amore, infatti, fa da denominatore comune nelle vicende di "Gravity": ciò che per noi è importante va amato e quindi protetto. Le disattenzioni e l’indifferenza possono essere un boomerang e caderci (anche letteralmente) addosso: niente va trascurato “a cuor leggero”. «Dentro o fuor di metafora» conclude Fabio Costarella, «nessuno scarto e nessun rifiuto deve essere abbandonato con noncuranza».

«Siamo felicissime che Gravity sia stato selezionato da Giffoni», affermano le registe. «Speriamo che il nostro corto possa far riflettere sulle conseguenze che può avere una gestione dei rifiuti non corretta. Questo premio e l’entusiasmo con cui le ragazze e i ragazzi hanno accolto il film ci riempiono di emozione».

La statuetta assegnata al miglior film ambientale è la Fenice CONAI: rappresenta una fenice a sette code in metallo cromato rosso, che spiega le ali e poggia su una base in pietra lavica. È stata progettata da un gruppo di studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Gravity
di Sara Taigher e Yassmin Yaghmai
2024, Italia/Messico
8’33”
Sezione al Giffoni Film Festival: Elements +10



Nato nel 1997, CONAI è un consorzio di natura privata senza fini di lucro costituito da produttori e utilizzatori di imballaggi in applicazione del Decreto Ronchi, che ha attribuito al Consorzio ruoli e compiti istituzionali di programmazione, raccordo e coordinamento sull’intero sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio. CONAI ha infatti l’onere di garantire il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana, e il necessario coordinamento con l’attività di raccolta differenziata effettuata dai Comuni, promuovendo la cooperazione tra tutti gli operatori privati. CONAI, cui aderiscono attualmente circa 700.000 imprese, rappresenta in Italia il primo modello imprenditoriale di economia circolare con gestione privatistica di un interesse di natura pubblica: la tutela ambientale, in un’ottica di responsabilità condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini, che va dalla produzione dell’imballaggio alla gestione del fine vita dello stesso. Il Consorzio rappresenta per i cittadini la garanzia che i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo. Fanno infatti parte del Sistema CONAI sette Consorzi di filiera che garantiscono il ritiro e l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio conferiti dai cittadini in raccolta differenziata: RICREA per gli imballaggi in acciaio, CIAL per gli imballaggi in alluminio, COMIECO per gli imballaggi in carta e cartone, RILEGNO per gli imballaggi in legno, COREPLA per gli imballaggi in plastica e COREVE per gli imballaggi in vetro. A dicembre 2020 ha iniziato a muovere i primi passi il settimo Consorzio del sistema CONAI: BIOREPACK, per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

29/07/2024

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