Un amore di gioventù

E’ “Un Amore di Gioventù” quello che Camille e Sullivan vivono il tempo di un’estate e che li legherà ineluttabilmente, aldilà della loro adolescenza anche negli anni a venire, a dispetto del tempo, della lontananza e dei cambiamenti di cui è fatta una vita, specialmente quando si è alla ricerca di sé e di un proprio posto nel mondo; ma è anche lo sguardo limpido e fresco di cui è capace Mia Hansen-Love, che guarda per l’appunto ai suoi due protagonisti restituendoci la tenerezza della loro storia, con gli slanci e le contraddizioni tipiche di quell’età. Regista e sceneggiatrice giovanissima, ma con già ben tre opere di indubbio successo all’attivo, Mia Hansen-Love dopo i consensi ottenuti a Cannes grazie a “Il padre dei miei figli” ( premio speciale della giuria nella sezione “Un Certain Regard” ) e la candidatura ai César con la sua opera prima “Tout est perdonné” ( Prix Louis Delluc miglior opera prima a soli 26 anni ), ottiene con questo film la Menzione Speciale della Giuria all’ultimo Festival di Locarno, confermandosi, anche a detta di critica e stampa, una delle scoperte più promettenti ed interessanti del cinema francese odierno.
Lola Créton e Sebastian Urzendowsky – rispettivamente Camille e Sullivan – sono diretti con grande efficacia e sensibilità, dimostrando, nonostante la loro giovane età, una profondità attorale sorprendente e che li rende i perfetti protagonisti di questa storia. E’ il primo grande amore per entrambi: quello per cui si vive e che non sente altre ragioni. Consumato nel corso di un’estate.
Appassionato e totalizzante come forse solo a quell’età si riesce ad essere; con il candore dell’ingenuità tipica del primo amore che non si scorda mai e che plasma le nostre scelte future. Fatto però anche di piccoli ricatti morali e grandi egoismi: si vive consumandosi nell’amore per l’altro, ma non si è disposti a rinunciare né a mettersi in discussione per esso.
Mia Hansen-Love ci racconta l’idillio di questo sentimento con estrema semplicità e delicatezza, seguendo da vicino i due innamorati attraverso tutti i momenti di cui è fatta la loro realtà quotidiana ( molto bello l’uso della colonna sonora, laddove viene inserita, a contrappunto di un efficacissimo tappeto sonoro in presa diretta ) e in cui è calata la loro storia; misurandosi così con le piccole schermaglie ed i conflitti di tutti i giorni fino a quando non verrà per Sullivan il momento di partire per il Sud America e a poco serviranno le lacrime di Camille di fronte alla voglia di misurarsi con la Vita che ha lui: l’amore non può divenire una gabbia che ci impedisca così di crescere individualmente.
Se dietro a questa scelta di Sullivan noi possiamo intravedere l’impulsività tipica della giovinezza, la mordente curiosità che spinge chi si sente costretto nella realtà in cui vive, a cercare altrove la propria strada ; Camille dovrà presto fare i conti con una vera e propria fuga e dopo un primo scambio epistolare, finirà con l’accettare il silenzio di lui, rinunciando ad appuntarsi e seguire le tappe del suo viaggio oltreoceano.
Entrambi andranno avanti con le loro vite, facendo le loro scelte e forgiando così individualmente il loro carattere, benché a noi sia dato modo di conoscere solo la vita di Camille: il suo apatico sprofondare nella tristezza ed il lento ritorno alla vita attraverso lo studio dell’architettura ed una nuova relazione con un un uomo ben più maturo di lei. Alla prima casuale ed inaspettata occasione però, Camille non esiterà a riallacciare il rapporto mai del tutto sopito con Sullivan: sarà la volta del loro Amore ora, a doversi confrontare con le persone che sono diventate negli degli ultimi anni, nel corso della loro separazione.
Ciò che li attrae e continua a sospingerli senza sosta l’uno verso l’altra non è cambiato in minima parte: la tenerezza e passione che li lega, ma d’altra parte anche l’incapacità di andare oltre e far consapevolmente crescere il loro rapporto. Quasi a voler dimostrare che certe esperienze rimangono congelate nel tempo e quindi nel ricordo che conserviamo di esse: un riparo rassicurante dalla scarna lucidità della vita, un dolce veleno che ci protegge da essa e ci permette di sognare, ma al contempo ci allontana dalla pienezza e dalla realizzazione di un rapporto più adulto e maturo. E’ incapacità o consapevolezza quella che Mia Hansen-Love ci racconta attraverso i suoi giovani amanti? Non si vuole crescere o non si può elevare un sentimento senza, di contro, snaturarlo della sua semplicità e bellezza? Quel che è certo è che anche questa volta Camille dovrà fare i conti con tutto questo, ma ciò che ne emergerà questa volta, sarà la donna, alla quale la ragazza di un tempo ha ceduto il passo.

Trailer: http://youtu.be/d9gG3wQoCEI




Ilaria Serina

Un amore di gioventù

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