Sinbad - La leggenda dei sette mari

Natale 2003. Inizia la guerra dei sette mari che vedrà molti film darsi battaglia nelle acque profonde e burrascose delle uscite natalizie, fra onde minacciose in cui Sinbad tenterà di spodestare il capitano Russell Crowe, viaggiando Alla ricerca di Nemo
Non sarà facile per questo tradizionale cartoon targato DreamWorks che punta tutto sul fascino di una storia mitica e leggendaria, battere avversari così agguerriti, nonostante la bellezza di una grafica essenziale, la verve dei protagonisti e l'esotismo dei suoi suggestivi scenari…
Il film racconta le gesta di Sinbad, l'eroe dei sette mari, travolto dalle ambizioni di Eris, dea della discordia e del caos che metterà alla prova le sue doti di grande avventuriero ma soprattutto di grande uomo. Sarà proprio per salvare l'amico di sempre, Proteo, re di Siracusa, che Sinbad si imbarcherà alla volta di Tartaro assieme a Marina, la promessa sposa di Proteo, con cui sfiderà la natura, la sorte e gli dei...
Sinbad - La leggenda dei sette mari, che prende le mosse dalle fantastiche avventure di "Le mille e una notte", per la trama e l'intreccio s'ispira invece alla vicenda mitologica dell'amicizia tra Damone e Pizia, dando vita ad una storia "composita", ricca di riferimenti leggendari e capace, proprio in virtù di questo eclettismo e della narrazione brillante e divertente, di superare i limiti di un passato troppo lontano e il rischio di una messiscena "datata", trovando l'esatto equilibrio fra tradizione e modernità.
Siamo lontani dalla verve trasgressiva dei vari Shrek, Monster & co o L'Era glaciale, e sicuramente più vicini ad una certa tradizione hollywoodiana "classica" memore delle avventure piratesche dei vari Burt Lancaster (Il corsaro dell'isola verde - "The Crimson Pirate" di Robert Siodmak, 1952) Douglas Fairbanks Jr. & Maureen O'Hara (Sinbad il marinaio di Richard Wallace, 1946) e Gene Kelly (Il pirata di Vincente Minnelli, 1942 ), da cui Sinbad - La leggenda dei sette mari sembra mutuare lo stile impeccabile e le simpatiche schermaglie amorose, tuttavia il risultato è molto piacevole soprattutto nella semplicità con cui questo film d'animazione ripropone il fascino di un'avventura d'altri tempi, aggiornandolo allo spirito moderno, senza aver bisogno di facili e talvolta scontate volgarità per tenere desta l'attenzione di un pubblico giovane, sempre più smaliziato e privo di inibizioni.
Uno stile tradizionale che trova nella grafica semplice ma accurata del film la sua elegante espressione, grazie anche all'opera di abili animatori come il nostro Alessandro Carloni, un vero talento nel campo della grafica, già autore di numerosi spot animati (Coca-Cola, Levi's) e del bellissimo segmento animato del famoso video di Busta Rhymes, con Mariah Carey "I Know What You Want".
Un'abilità al servizio di immagini caratterizzate in modo semplice, lineare, per un'animazione che richiama lo stile limpido di Spirit - Cavallo selvaggio (sempre della DreamWorks) e di Zeta la formica, senza eccessivi grafismi o caratterizzazioni, ma anche una grafica che all'occorrenza si apre ad immagini suggestive di respiro epico e fantastico allo stesso tempo, come dimostrano le sequenze ambientate in mare (si veda l'accensione delle luci da parte del "lercio" che svolazza tra le vele della nave Chimera o il passaggio dell'imbarcazione fra le sirene) o le immagini di sapore "surrealista" con cui viene visulaizzato Tartaro, il regno di Eris (le dune che si muovono rivelando antiche rovine), ma anche la stupefacente animazione di alcune creature (su tutti, il mostro marino e l'aquila gigante).
Sequenze emozionanti di grande fascino ben coordinate dai registi Tim Johnson (Z la formica) e Patrick Gilmore che alternano momenti di grande azione ed avventura a deliziose schermaglie amorose fra i due protagonisti, Sinbad e Marina, a cui prestano la voce il sempre più bravo Pino Insegno (già doppiatore di Viggo Mortensen ne Il Signore degli Anelli) e un'inedita Claudia Gerini che intona per Marina una voce suadente e piena di eleganza (nella versione originale i protagonisti sono doppiati da Brad Pitt e Catherine Zeta-Jones, mentre Eris e Proteo sono doppiati rispettivamente da Michelle Pfeiffer e Joseph Fiennes).
Concludiamo segnalandovi l'avvolgente colonna sonora di Harry Gregson-Williams eclettico musicista capace di spaziare dai ritmi estremamente moderni e accattivanti di Spy Game (in cui alterna sonorità etniche di derivazione orientale a brani techno-groove…) alle musiche fiabesche ma altrettanto originali di Shrek, che per Sinbad - La leggenda dei sette mari ha realizzato una soundtrack interamente orchestrata in cui ancora una volta la componente etnica diventa una base fondamentale per costruire, su accordi moderni, una musica esotica e accattivante, in perfetta sintonia con lo stile e il fascino del film.


Ottavia Da Re

Sinbad - La leggenda dei sette mari

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