La donna perfetta

Joanna Eberhard (Nicole Kidman) è una brillante donna in carriera a capo di un network che produce reality show di grande successo e dubbia moralità, fino al giorno in cui la sua ambizione sfrenata la porta al licenziamento. Un colpo durissimo per la grande produttrice travolta da un collasso nervoso e costretta a fare i conti con un matrimonio in crisi e dei figli che scopre imporvvisamente di non conoscere. L’amorevole marito (Matthew Broderick) decide allora di dare una svolta alla loro grigia esistenza newyorkese, trasferendo la famiglia nell’oasi di Stepford, luogo paradisiaco in cui ritrovare la perduta serenità.
L’approccio con la nuova realtà non è dei più semplici, e Joanna si ritrova ben presto circondata da mogli amorevoli e bambole totalmente dedite a soddisfare qualsiasi bisogno dei propri compagni, verso i quali le donne di Stepford nutrono una stucchevole quanto insolita adorazione…
Così Joanna aiutata da Robbie (Bette Midler), scapestrata scrittrice di successo e Roger (Roger Bart), eccentrico architetto omosessuale, trascinati come lei a Stepford per tentare di risolvere i propri problemi coniugali, decide di indagare per capire quale mistero si celi sotto l'anomalo, irreprensibile e succube comportamento delle Stepford Wives
Frank Oz, gioca a fare il mago (nomen omen) adottando un approccio al limite del fantastico per portare sugli schermi il remake di una commedia degli anni ’70 (tratta anch’essa dal romanzo di Ira Levin) che il regista di In & Out (in cui già si prendeva gioco dell’universo femminile di quello maschile) adatta, non senza ammorbidirla, ai giorni nostri.
Un intento che riesce solo in parte, nonostante l’incredibile attualità dell’argomentazione, a causa dell’approccio piuttosto artificioso, al limite del bizzarro, con i quale il regista mette in scena la guerra tra i sessi. Una scelta stilistica originale, ma non del tutto convincente, che trova il suo punto di forza negli interpreti, tutti in stato di grazia: dalla fuoriclasse Bette Midler (ad ogni sguardo, semplicemente esilarante) a Christopher Walken, mefistofelico e imperscrutabile; dalla sempre più crudelia Glenn Close, alla "scoperta" Roger Bart, omosessuale eccentrico ed irresistibile, per finire con i due protagonisti, Matthew Broderick, perfettamente in parte con la sua eterna espressione bastonata nel ruolo di succube e infantile-marito-martire-designato, e la straordinaria, veramente bionica Stepford Wife, Nicole Kidman, autentica (in tutti i sensi) dea ex machina della situazione, l’unica interprete in grado di reggere e rendere credibile il titolo a dir poco “importante” del film.
Un cast affiatato (sul set le attrici si sono divertite a canticchiare tutto il tempo) artefice delle situazioni più esilaranti (vedi la presentazione del libro sui regali di Natale…) ma imbrigliato in un contesto fin troppo artificioso, che finisce per creare situazioni forzatamente parodistiche al limite del macchiettistico, perdendo di vista la forza dissacrante e polemica che il film purtroppo centellina con parsimonia senza avere il coraggio di liberare con maggiore convinzione e ironia.
Ne è una prova lo sconclusionato finale, pasticciato tra sequenze caotiche e peripezie da cartoon, che sembra voler accontentare l’uno e l’altro sesso, oscillando fra un’illusoria rivincita maschile sulle donne (in fondo vittime consapevoli del mondo maschile) e un’altrettanto illusoria rivalsa femminile sul machismo, all’insegna del “vissero tutte felici e contente”…mandando gli uomini nel purgatorio del supermarket a fare la spesa…
Il tutto sotto l’algida della facile ed accomodante morale de “la perfezione non esiste”.
Ma a guardar bene la disinvoltura e la splendida destrezza con cui la protagonista assume il duplice ruolo di mogliettina adorabile e scalpitante manager dal cuore di pietra, facendo strage di cuori e di cervelli, dimostrando come l’intelligenza possa coincidere con la bellezza e viceversa, ci sovviene una seconda, più audace ma, ahinoi, credibile morale:
Se l’uomo perfetto esiste solo nella mente folle di una psicopatica, la donna perfetta esiste veramente e si chiama Nicole Kidman.


Ottavia Da Re

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