Gli Incredibili

Torna il "Gigante di Ferro" Brad Bird, anche se in questo cartone animato prodotto dalla Warner Bros. Nel 1999 il regista stupiva per la sua bravura dietro la mdp e per la particolare attenzione data alla storia immersa in particolari grafici funzionali al realismo; lavorare con Disney e Pixar non ha fatto che upgradare le potenzialità artistiche di questo regista del Montana.
Gli Incredibili è una storia nata da un’idea geniale, che mantiene e rafforza le caratteristiche citate, un condensato di grande cinema in funzione di una nuova frontiera: l’animazione digitale; animazione che si evolve di film in film e che qui prende il meglio da alcuni momenti di pellicole diverse, dall’atmosfera british del made in Pinewood Studios dei primi James Bond - 007, accompagnate anche da una colonna sonora che fa il verso al John Barry di quegli anni, da Superman, True Lies, fino a Matrix e X-Men, passando per Il Ritorno dello Jedi, senza scordare le robotiche minaccie de Il Gigante di Ferro.
Ma è la cura del dettaglio che stupisce, una fotografia (Andrew Jiemenz, Patrick Lin, Janet Lucroy) che lascia letteralmente esterrefatti, le ambientazioni che passano da un’ipertecnologia (la base segreta) ad un ipernaturalismo estremamente suggestivo (l’isola in mezzo al mare è qualcosa di indescrivibilmente bello) mentre non si è mai potuto vedere e credere così reale un cielo stellato come quello digitalmente rappresentato in questo film.
Ma non scordiamoci dei protagonisti, la famiglia Parr, questa famiglia di supereroi, anteposta al cattivo di turno (che per la capigliatura sembra figlio di un noto Manga di Akira Toriama; vedi il "Vegeta" di Dragon Ball), digitali per necessità ma estremamente ironici, simpatici ed in recidibili, tanto umanizzati da non essere immortali, nel loro modo di agire con nobiltà e umiltà, non da semidei. Personaggi autentici, impegnati a rischiare la loro vita per salvare quella degli altri ma anche a cercare di proteggere la loro in funzione di questo. Così umani da dover correre in bagno per mettersi un costume rigorosamente senza mantello “by Edna ”, lontano da sguardi indiscreti, su un jet completamente vuoto…
Brad Bird ce li regala e ci dà la possibilità di analizzarli in modo quasi introspettivo, coinvolgendoci emotivamente a tal punto da farci preoccupare se li vediamo galleggiare in mare aperto e facendoci rabbrividire se un pezzo d’aereo s’inabissa a 5 metri da loro, mentre la macchina da presa “virtuale” ci fa scoprire le inquietudini del buio del fondale marino.
Dedicato a chi ama il Cinema …e a chi ancora pensa che si potrebbe fare a meno dei doppiatori, ancora una volta assolutamente magistrali.


Fabio Pirovano

Gli Incredibili

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