I fantastici quattro
Ennesima traposizione cinematografica dai fumetti Marvel di Stan Lee e Jack Kirby. A dirigere questi cugini poveri degli X-MEN, perché anche qui è di mutanti che si parla, Tim Story, giovane ed alquanto inesperto regista californiano classe 1970.
Jessica Alba, troppo bella per non esser “vista”, interpreta purtroppo la donna “invisibile” Sue Storm mentre il ruolo del cattivo Doom va al protagonsta di Nip & Tuck Julian McMahon.
Un plauso alla produzione, che pur trattandosi di un soggetto nato da un "dogma" fumettistico riesce a mantenere entro certi limiti di grande credibilità visiva l’utilizzo delle tecniche CGI, coadiuvati anche da uno splendido lavoro alla fotografia di Oliver Wood (Face Off); fanno eco gli effetti curati dalla Spectral Motion che rendono veri i supereroi di turno, con una nota di merito alla pelle rocciosa di Ben “La Cosa” Grimm, interpretato da Micheal ChiKlis e agli allungamenti del Dr. Reed Richards (Ioan Gruffudd).
Ma nonostante il buon incasso al botteghino USA, alla fine resta il rammarico e la sensazione di trovarsi di fronte ad un film girato con una certa "orgasmica" fretta, e che finisce per caratterizzarsi come la classica occasione sprecata; una pellicola che pur essendo godibile, non decolla MAI, nonstante i voli “pindarici” della torcia Umana Johnny Storm (Chris Evans) su livelli narrativi e recitativi a cui la mia precedente citazione fa riferimento (X-Men n.d.r.), anzi, puntualmente inciampa in evidenti casi in incongruenze condite da una spensieratezza registica che forse finisce per nuocere inevitabilmente al risultato finale.
Fabio Pirovano
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