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Piovono nomination

L'Academy ha fatto la sua scelta: ecco chi correrà per il prossimi Oscar

La vincitrice morale della corsa agli Oscar quest'anno non ha nemmeno ricevuto la nomination: Nicole Kidman, la protagonista di Ritorno a Cold Mountain, non è riuscita ad ottenere la sua terza candidatura come miglior attrice. Ma considerato che negli ultimi due anni è stata la regina degli Academy Award (nomination nel 2002 per Moulin Rouge e vittoria lo scorso anno per la sensibilità con cui ha vestito i panni di Virginia Woolf in The Hours) anche oggi si parla soprattutto di lei, nel commentare le fresche candidature. Perché nessuno si aspettava la sua esclusione; perché sarà comunque lei a consegnare l'Oscar al miglior attore; perché non mancano pareri secondo cui, dopotutto, la migliore è lei anche quest'anno. E se resta vero il detto "L'importante è che se ne parli", di nuovo è sempre e solo lei a guidare il drappello delle poche vere eredi delle stelle del passato, mancando all'appuntamento con gli Oscar tutto il meglio di Hollywood (da Julianne Moore a Michelle Pfeiffer, da Kate Winslet a Cate Blanchett).
Del resto, una che lo scorso anno ha fatto l'en-plein (oltre all'Oscar, anche il Golden Globe, il Bafta e l'Orso d'argento a Berlino) può permettersi di accogliere con una scrollata di spalle un verdetto che dimostra due cose: che Hollywood ha sia molta memoria che un gran senso dell'equilibrio.
Molta memoria. Tutti ricordano ancora il record di nove statuette segnato da Il paziente inglese di Anthony Minghella nel marzo del 1997. Forse è anche per questo che Ritorno a Cold Mountain (sempre di Minghella), partito favorito e con tredici nomination ai Bafta al suo attivo, è rimasto a bocca quasi asciutta, ottenendo sette nomination, ma non quelle per il miglior film e la miglior regia.
E un senso dell'equilibrio spiccato, abbiamo detto. È Il signore degli anelli: il ritorno del re a dominare sull'esito di questo primo round. Al capitolo conclusivo della saga ispirata alla trilogia di Tolkien sono andate undici nomination (ma il record resta quello di Eva contro Eva, 1951, e di Titanic, 1998, che prenotarono quattordici Oscar), consolazione estrema dopo le debàcle subite da La compagnia dell'anello e da Le due torri. E noi, con gli Oscar, stiamo fermi un giro quest'anno, per dare il suo premio al regista Peter Jackson - visto che con gli episodi Il signore degli anelli si ferma qui - e per ripartire il prossimo anno alla ricerca di un nuovo miglior film.
La critica europea ha tuonato "Grande spettacolo, zero emozioni", ma Il ritorno del re veleggia sicuro verso una vittoria annunciata, attesa per la notte del prossimo 29 febbraio.
A dare la spallata più forte agli hobbit è il favoloso affresco storico di Peter Weir, Master and Commander: sfida ai confini del mare. Dieci nomination, incluse quelle per il miglior film e la miglior regia, per il film sul vascello britannico Surprise alle prese con l'espansionismo napoleonico nel sud dell'Atlantico. Probabilmente non avrebbero scontentato nessuno un paio di menzioni in più per l'opera di Weir, quelle per le interpretazioni degli attori Russell Crowe e Paul Bettany, entrambi trascurati. Fatto curioso: i due film che hanno rastrellato il maggior numero di candidature non hanno ricevuto considerazione per i loro interpreti.
Per trovare gli altri tre candidati come miglior film si scende di quota: sette nomination a Seabiscuit di Gary Ross, sei per l'acclamato Mystic River di Clint Eastwood e quattro per l'opera seconda di Sofia Coppola, Lost in Translation.
E dopo la sorpresa di Pedro Almodovar l'anno scorso (candidato imprevisto per la regia di Parla con lei), l'Academy ha riaperto le porte al vento internazionale premiando il brasiliano City of God con più di una candidatura, inclusa quella per il suo regista Fernando Meirelles. Gli attori, allora? Quest'anno arrivano tutti da film più modesti quanto a dimensioni produttive. Fatte salve le menzioni per tre degli interpreti di Mystic River (Sean Penn come miglior attore, Tim Robbins e Marcia Gay Harden come non protagonisti) e per il Bill Murray di Lost in Translation, sono stati onorati i volti delle storie più diverse. In corsa gli interpreti di 21 grammi Naomi Watts, che svetta fra le migliori attrici, e il già decorato Benicio Del Toro. Corrono per il sensibile In America Samantha Morton e Djimon Hounsou, per La casa di sabbia e nebbia sir Ben Kinglsey (già Oscar per Gandhi) e Shohreh Aghdashloo. Numerosi anche i neofiti, baciati dall'Oscar per la prima volta. Da Charlize Theron, prostituta omicida in Monster, alla tredicenne Keisha Castle-Hughes de La ragazza delle balene, che diventa la più giovane candidata come miglior attrice della storia; con loro la stessa Watts e Patricia Clarkson (trascurata un anno fa per Lontano dal paradiso e onorata oggi per Pieces of April), Alec Baldwin, Johnny Depp e il comprimario de L'ultimo samurai Ken Watanabe (bocciata invece la star Tom Cruise).
Un mix di divismo e film indipendenti, singolare ma non sconosciuto, che delude l'Italia: tagliati fuori sia il nostro Dante Ferretti, scenografo di Cold Mountain, che Io non ho paura di Gabriele Salvatores, la pellicola che rappresentava il cinema nostrano nella gara al premio per il miglior film straniero.

Queste le nomination per la settantaseiesima edizione degli Academy Awards.

Miglior Film

"Il signore degli anelli: il ritorno del re" (New Line)
Una produzione Wingnut Films
Prodotto da Barrie M. Osborne, Peter Jackson, Fran Walsh

"Lost in translation" (Focus Features)
Una produzione American Zoetrope/Elemental Films
Prodotto da Ross Katz, Sofia Coppola

"Master and commander: sfida ai confini del mare" (20th Century Fox)
Una produzione 20th Century Fox e Universal Pictures e Miramax Films
Prodotto da Samuel Goldwyn, Jr., Peter Weir, Duncan Henderson

"Mystic River" (Warner Bros.)
Una produzione Warner Bros. Pictures
Prodotto da Robert Lorenz, Judie G. Hoyt, Clint Eastwood

"Seabiscuit" (Universal/DreamWorks/Spyglass
Una produzione Universal Pictures/DreamWorks Pictures
Prodotto daKathleen Kennedy, Frank Marshall, Gary Ross

Migliore attrice

Keisha Castle-Hughes in "La ragazza delle balene"
Diane Keaton in "Tutto può succedere - Something's Gotta Give"
Samantha Morton in "In America"
Charlize Theron in "Monster"
Naomi Watts in "21 grammi"

Migliore attrice non protagonista

Shohreh Aghdashloo in "La casa di sabbia e nebbia"
Patricia Clarkson in "Pieces of April"
Marcia Gay Harden in "Mystic River"
Holly Hunter in "Thirteen"
Renée Zellweger in "Ritorno a Cold Mountain"

Migliore attore

Johnny Depp in "La maledizione della prima luna"
Ben Kingsley in "La casa di sabbia e nebbia"
Jude Law in "Ritorno a Cold Mountain"
Bill Murray in "Lost in translation"
Sean Penn in "Mystic River"

Migliore attore non protagonista

Alec Baldwin in "The Cooler"
Benicio Del Toro in "21 grammi"
Djimon Hounsou in "In America"
Tim Robbins in "Mystic River"
Ken Watanabe in "L'ultimo samurai"

Miglior film d'animazione

"Brother Bear" (Buena Vista)
"Alla ricerca di Nemo" (Buena Vista)
"Appuntamento a Belleville" (Sony Pictures Classics)

Migliore regia

Fernando Meirelles, "City of God"
Peter Jackson, " Il signore degli anelli: il ritorno del re "
Sofia Coppola, "Lost in translation"
Peter Weir, "Master and commander: sfida ai confini del mare"
Clint Eastwood, "Mystic River"

Migliore sceneggiatura non originale

"American Splendor", Robert Pulcini, Shari Springer Berman
"City of God", Braulio Mantovani
"Il signore degli anelli: il ritorno del re", Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson
"Mystic River", Brian Helgeland
"Seabiscuit", Gary Ross

Migliore sceneggiatura originale

"Le invasioni barbariche", Denys Arcand
"Piccoli affari sporchi", Steven Knight
"Alla ricerca di Nemo", Andrew Stanton, Bob Peterson, David Reynolds
"In America", Jim Sheridan, Naomi Sheridan, Kirsten Sheridan
"Lost in translation", Sofia Coppola

Migliori scenografie

"La ragazza con l'orecchino di perla"
Scenografie: Ben Van Os
Arredamento: Cecile Heideman

"L'ultimo samurai"
Scenografie: Lilly Kilvert
Arredamento: Gretchen Rau

" Il signore degli anelli: il ritorno del re "
Scenografie: Grant Major
Arredamento: Dan Hennah, Alan Lee

"Master and commander: sfida ai confini del mare"
Scenografie: William Sandell
Arredamento: Robert Gould

"Seabiscuit"
Scenografie: Jeannine Oppewall
Arredamento: Leslie Pope

Migliore fotografia

"City of God", Cesar Charlone
"Ritorno a Cold Mountain", John Seale
"La ragazza con l'orecchino di perla", Eduardo Serra
"Master and commander: sfida ai confini del mare", Russell Boyd
"Seabiscuit", John Schwartzman

Migliori costumi

"La ragazza con l'orecchino di perla", Dien van Straalen
"L'ultimo samurai", Ngila Dickson
" Il signore degli anelli: il ritorno del re", Ngila Dickson, Richard Taylor
"Master and commander: sfida ai confini del mare", Wendy Stites
"Seabiscuit", Judianna Makovsky

Miglior documentario

"Balseros" (Seventh Art Releasing)
"Capturing the Friedmans" (Magnolia Pictures)
"The Fog of War" (Sony Pictures Classics)
"My Architect" (New Yorker)
"The Weather Underground" (Shadow Distribution)

Miglior cortometraggio documentario

"Asylum"
"Chernobyl Heart"
"Ferry Tales"

Miglior montaggio

"City of God", Daniel Rezende
"Ritorno a Cold Mountain", Walter Murch
" Il signore degli anelli: il ritorno del re", Jamie Selkirk
"Master and commander: sfida ai confini del mare", Lee Smith
"Seabiscuit", William Goldenberg

Miglior film straniero

"Le invasioni barbariche"
Canada

"Evil"
Svezia

"The Twilight Samurai"
Giappone

"Twin Sisters"
Olanda

"Zelary"
Repubblica Ceca

Miglior trucco

" Il signore degli anelli: il ritorno del re ", Richard Taylor, Peter King
"Master and commander: sfida ai confini del mare", Edouard Henriques III, Yolanda Toussieng
"La maledizione della prima luna" Ve Neil, Martin Samuel

Migliore colonna sonora

"Big Fish", Danny Elfman
"Ritorno a Cold Mountain", Gabriel Yared
"Alla ricerca di Nemo", Thomas Newman
"La casa di sabbia e nebbia", James Horner
" Il signore degli anelli: il ritorno del re ", Howard Shore

Migliore canzone originale

"Into the West" da "Il signore degli anelli: il ritorno del re"
Musica e testi di Fran Walsh, Howard Shore, Annie Lennox

"A Kiss at the End of the Rainbow" da "A Mighty Wind"
Musica e testi di Michael McKean, Annette O'Toole

"Scarlet Tide" da "Ritorno a Cold Mountain"
Musica e testi di T Bone Burnett, Elvis Costello

"The Triplets of Belleville" da "Appuntamento a Belleville"
Musica di Benoit CharestTesti di Sylvain Chomet

"You Will Be My Ain True Love" da "Ritorno a Cold Mountain"
Musica e testi di Sting

Miglior cortometraggio d'animazione

"Boundin'"
Bud Luckey

"Destino"
Dominique Monfery, Roy Edward Disney

"Gone Nutty"
Carlos Saldanha, John C. Donkin

"Harvie Krumpet"
Adam Elliot

"Nibbles"
Chris Hinton

Miglior cortometraggio

"Die Rote Jacke (The Red Jacket)"
Florian Baxmeyer

"Most (The Bridge)"
Bobby Garabedian and William Zabka

"Squash"
Lionel Bailliu

"(A) Torzija"
Stefan Arsenijevic

"Two Soldiers"
Aaron Schneider and Andrew J. Sacks

Miglior suono

"Alla ricerca di Nemo", Gary Rydstrom, Michael Silvers
"Master and commander: sfida ai confini del mare", Richard King
"La maledizione della prima luna", Christopher Boyes, George Watters II

Miglior missaggio del suono

"L'ultimo samurai", Andy Nelson, Anna Behlmer, Jeff Wexler
" Il signore degli anelli: il ritorno del re", Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges, Hammond Peek
"Master and commander: sfida ai confini del mare" Paul Massey, D.M. Hemphill, Arthur Rochester
"La maledizione della prima luna", Christopher Boyes, David Parker, David Campbell, Lee Orloff
"Seabiscuit", Andy Nelson, Anna Behlmer, Tod A. Maitland

Migliori effetti visivi

" Il signore degli anelli: il ritorno del re ", Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook, Alex Funke
"Master and commander: sfida ai connfini del mare", Dan Sudick, Stefen Fangmeier, Nathan McGuinness, Robert Stromberg
"La maledizione della prima luna", John Knoll, Hal Hickel, Charles Gibson, Terry Frazee

Alessandro Bizzotto

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Sito ufficiale Academy Awards: www.oscar.org

(01/02/2004)


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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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