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MOSTRA VE/JULIANNE MOORE PRESIDENTE GIURIA VENEZIA 79

La Biennale di Venezia / 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Julianne Moore Presidente della Giuria internazionale Venezia 79 composta da Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro, Rodrigo Sorogoyen

Sarà l’attrice statunitense Julianne Moore a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022)), che assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

Vincitrice dell’Oscar ("Still Alice", 2014), del BAFTA e del premio Emmy, Julianne Moore è célèbre per la sua versatilità e per le tante memorabili interpretazioni nel cinema e nella televisione. E’ la prima attrice americana a essere stata premiata con i massimi premi per l’interpretazione ai festival di Berlino ("The Hours", 2002), Cannes ("Maps to the Stars", 2014) e Venezia ("Lontano dal paradiso", 2002).

Julianne Moore presiederà la Giuria Internazionale del Concorso Venezia 79, composta inoltre dalle seguenti personalità:
· Mariano Cohn (Argentina) regista, sceneggiatore e produttore
· Leonardo Di Costanzo (Italia) regista e sceneggiatore
· Audrey Diwan (Francia), regista
· Leila Hatami (Iran) attrice
· Kazuo Ishiguro (Giappone-Gran Bretagna) scrittore e sceneggiatore
· Rodrigo Sorogoyen (Spagna) regista, sceneggiatore e produttore

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico del Settore cinema Alberto Barbera.

La Giuria Venezia 79 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d'Oro per il miglior film, Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento - Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

Note biografiche

· Julianne Moore – presidente (USA). Ha interpretato di recente "When You Finish Saving the World" (2022), una produzione A24 diretta da Jesse Eisenberg e presentata al Sundance Film Festival. Nel 2021 è apparsa in "Lisey’s Story" (Apple TV+), basata sul romanzo di Stephen King, e in "Dear Evan Hansen", con Ben Platt. Parteciperà a "Sharper" (A24), con Sebastian Stan e John Lithgow. Julianne Moore ha interpretato più di 70 film in carriera, fra i quali: "Gloria Bell" (2018,); "The Glorias" (2020); "Dopo il matrimonio" (2019); "Kingsman: Il cerchio d’oro" (2017); "Hunger Games: Il canto della rivolta 1 & 2" (2014); "Crazy, Stupid, Love" (2011); "I ragazzi stanno bene" (2010); "A Single Man" (2009); e "Il grande Lebowski" (1998).

· Mariano Cohn (Argentina) è regista, sceneggiatore e produttore. Ha diretto dieci lungometraggi tra cui "El hombre de al lado", "Il cittadino illustre" e "4x4", con cui ha partecipato ai più importanti festival internazionali ricevendo numerosi premi. Il suo ultimo film, "Finale a sorpresa - Official Competition" con Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martínez, è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021.

· Leonardo Di Costanzo (Italia), regista e sceneggiatore. Ha vinto nel 2013 il premio David di Donatello come miglior regista esordiente per "L’intervallo", presentato nel 2012 in Orizzonti a Venezia. Nel 2013 ha fatto parte della giuria di Orizzonti a Venezia. "Ariaferma" (2021), il suo ultimo film, è stato presentato Fuori Concorso a Venezia e ha ottenuto il David di Donatello come miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista per Silvio Orlando.

· Audrey Diwan (Francia), regista e sceneggiatrice, conosciuta per le sue collaborazioni, tra gli altri, con Cédric Jimenez, Gilles Lelouche e Valérie Donzelli. Diwan ha esordito alla regia con il lungometraggio "Mais vous êtes fous", interpretato da Céline Sallette e Pio Marmaï. Il suo ultimo film, "La scelta di Anne - L'événement", ha vinto il Leone d’oro a Venezia nel 2021.

· Leila Hatami (Iran), attrice, nata a Teheran. Ha raggiunto la fama internazionale con "Una separazione" di Asghar Farhadi, film che le è valso l’Orso d’argento a Berlino nel 2011. Successivamente, con la sua performance in "Pele akher", ha vinto il premio alla migliore attrice al Festival di Karlovy Vary nel 2012. Nel 2014 è stata membro della giuria di Cannes.
· Kazuo Ishiguro (Giappone, Gran Bretagna), scrittore e sceneggiatore, vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2017. Nato a Nagasaki nel 1954, a cinque anni si trasferì con la sua famiglia in Inghilterra. I suoi libri, tradotti in oltre cinquanta lingue, gli hanno fatto guadagnare molti riconoscimenti in tutto il mondo e "Quel che resta del giorno" e "Non lasciarmi", sono stati adattati in due film di successo.

· Rodrigo Sorogoyen (Spagna), regista, sceneggiatore e produttore. Il suo cortometraggio "Madre" è candidato all’Oscar nel 2019, mentre il lungometraggio "Il regno" vince sette premi Goya nel 2019. Nello stesso anno presenta in Orizzonti il suo secondo film, "Madre", che ottiene il premio per la migliore interpretazione femminile a Marta Nieto.

Venezia, 15 luglio 2022

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