SUONI COLLATERALI

Passati tre anni dalla biopic “ALI”, Michael Mann, “armandosi” di Cruise, torna alla regia e centra il bersaglio, considerando la buona accoglienza di critica e pubblico (100 milioni di dollari in Usa e quasi 8 milioni di euro in Italia) ottenuta dal suo ultimo, geniale, lavoro: Collateral.
Mentre l’occhio viene completamente appagato dalle mdp ad alta definizione (HD) Viper Thomson/Grass Valley e SONY HDWf 900 dove l’incredibile profondità di campo in notturna immerge lo spettatore in una dimensione emozionale mai provata fino ad ora, l’uso della musica - soundtrack - "collaterale", oltre che dare come al solito lezioni di enfasi e know how, si evolve nella sua non convenzionalità, (come le tecniche di ripresa utilizzate), distaccandosi dal modus operandi del regista, rivelandosi differente da tutte le colonne sonore di Mann ascoltate fino ad ora, come se la rivoluzione visiva, sperimentale, operata a livello di ripresa stesse al passo con quella musicale.
Esemplare il brano d’apertura "Briefcase" eseguito da Tom Rothrock (produttore di Beck), che ci porta indietro al Dr. Destructo dei Tangerine Dream (nella soundtrack di Thief), ed innesta un linguaggio narrativo dove musica e immagini hanno anima comune e sincrona, come nel bellissimo pezzo "Air" (tratto dall’aria BWV 991 in C Minore di Johann Sebastian Bach), la celeberrima “Aria sulla quarta corda” rifatta al pianoforte con risultati stupefacenti da Klazz Brothers & Cuba Percussion che ammalia lo spettatore trasportato su queste bellissime note e sulle intense riprese aeree del taxi di Max (Jamie Foxx), per poi traumatizzarlo con immagini che diventano improvvisamente scioccanti sulla crudezza implicita seguente, risultato del primo omicidio eseguito dalla pistola di Vincent (Tom Cruise).
Musica che diventa sinfonia di una grande città, con pezzi come "Hands of Time" dei Groove Armada che apre con sonorità synth capaci di sprigionare la forza e il senso di appartenenza alle immagini di Los Angeles, come in passato fece già un altro regista (John Carpenter) per descrivere una storia di cronaca nera ambientata nel "ghetto" losangelino di Anderson (Distretto 13).
Non mancano riferimenti a brani utilizzati in altre colonne sonore, come "Moxica & His Horse" composta da Vangelis per 1492, un pezzo elettronico cupo che nel film sottolinea la presunzione di Pedrosa (Bruce Mc Gill) e dei suoi collaboratori, futuri testimoni della determinazione di Vincent, che sfocerà nella “scena omnia” del FEVER dove Paul Oakenfold con il suo bellissimo e trascinante "Ready Steady Go" (Remix Korean Style) dà grande prova di sé, ricordandoci chi è questo grande dj/produttore nato dal movimento “Madchester” alla fine degli anni ‘8o.
Citazioni e autocelebrazioni, come l’omaggio a The Insider con "Iguazu" di Gustavo Santaolalla (suonata da Antonio Pinto) e ad "Exile" di Lisa Gerrard e Pieter Bourke passando per HEAT con "Steel Cello Lament" di Elliot Goldenthal, utilizzato nella scena in cui Vincent pone fine ad uno dei testimoni, un musicista jazz, amante di Miles Davis, quest’ultimo ricordato con il brano "Spanish Key" nella versione del 1969 con John Mc Laughlin alle chitarre, tratto da “Jazz Bitches Brew”, album che influenzò soprattutto la cultura e l’evoluzione del rock e del funk.
Ma non basta, "COLLATERAL" è una rappresentazione reale e mentale delle situazioni che i due protagonisti vivono e la musica ne amplifica sia le diverse caratteristiche introspettive sia il contesto in cui le azioni si eseguono, immerso nella sub culture di Los Angeles; un album a 360° che spazia tra i generi con originalità e coerenza, arrivando a comprendere ambient, lounge, jazz, senza dimenticare il rap e l'R&B dei The Roots e Cody Chesnutt, con la strepitosa ballata "The Seed (2.0)" (Extended Radio Edit) recente successo che Mann rilancia per dar voce alla nera notte losangelina; ma è il rock duro e melodico degli Audioslave e della voce suadente di Chris Cornell (ex voce sublime dei Soundgarden, per cui Mann ha dimostrato grande ammirazione durante la conferenza stampa del film alla 61. Mostra di Venezia) a toccare le emozioni più estreme e collaterali, con "Shadow on the Sun", perfetto ed immenso nella sua integrità come perfetta ed immensa è la scena dei 'coyote', padroni delle strade di L.A. quasi indifferenti alla civiltà, come fosse solo un fenomeno di passaggio. Brano da ascoltare con attenzione a partire dal 3' e 11'' della traccia sul CD per capire quanto questo pezzo musicale sia stato determinante nell’enfatizzare l’irreversibile esasperazione di Max e l’incidente che ne consegue.
"COLLATERAL" fa anche da tramplino di lancio ai Green Car Motel, conosciuti anche con il nome di Act of Faith con la bellissima ed energica "Destino De Abril", che accompagna il colloquio tra Max e Felix (Javier Bardem) nel locale ispanico; un gruppo di Los Angeles composto da eccentrici mostri sacri come il cantante leader nonché compositore del gruppo, Rick Garcia, Joan Avila (ex bassista degli Oingo Boingo), Mike Malinin (batterista dei Goo Goo Dolls) e il chitarrista Rene Reyes.
I due autori delle musiche, il brasiliano Antonio Pinto (City of God) e James Newton Howard (Signs, The Village) plurinomiati dall’Academy, danno il meglio di sé, rispettivamente con il bellissimo "Requiem", usato nell’epilogo del film, con "Max Steals Briefcase" e "Finale", brani, questi ultimi, che ricordano quanto il regista di Chicago, pur stando a passo coi tempi, sia un grande amante di chitarra elettrica, synth e percussioni. Restano “tra virgolette” le composizioni addizionali dello sconosciuto Zachary Koretz e di Thomas Schobel (compositore europeo già 'ascoltato' in Alien Vs.Predator)

Fabio Pirovano


La Soundtrack ufficiale del film:

C O L L A T E R A L
(Hip-O Records B0003259-02)


1. "Briefcase" - Tom Rothrock (2:05)
2. "The Seed" - The Roots/Cody Chesnutt (4:11)
3. "Hands of Time" - Groove Armada (4:17)
4. "Guero Canelo" – Calexico (2:58)
5. "Rollin' Crumblin'" - Tom Rothrock (2:19)
6. "Max Steals Briefcase" (1:44)
7. "Destino De Abril" - Green Car Motel (5:13)
8. "Shadow on the Sun" – Audioslave (5:42)
9. "Island Limos" -James Newton Howard (1:31)
10. "Spanish Key" - Miles Davis (2:24)
11. "Air" - Cuba Percussion/Klazz Brothers (5:44)
12. "Ready Steady Go" - Paul Oakenfold Korean Remix (4:47)
13. "Car Crash" - Antonio Pinto (2:17)
14. "Vincent Hops Train" – James Newton Howard (2:00)
15. "Finale" -James Newton Howard (2:16)
16. "Requiem" - Antonio Pinto (1:56)

Executive Soundtrack Producer: Michael Mann
Soundtrack Album Producer: Kathy Nelson
Music Supervisor: Vicki Hiatt


Di seguito i brani non compresi nella soundrack ufficiale:

·"Debestar"
Written by Rick Garcia, Rene Reyes & Cisco De Luna
Performed by The Green Car Motel
Courtesy of FastKat Records

·"Love Me So Bad"
Written by Tom Shimura, Joy Velarde-Malig & The Kingcannon Family
Performed by Lyrics Born
Courtesy of Quannum Projects

·"Driften"
Written & Performed by Thomas Schobel

·"En Mi Pueblo"
Written by Josh Cruze
Performed by Bandidos de Amor
Courtesy of BDA Records

·"Iguazu"
Written by Gustavo Santaolalla
Performed by Antonio Pinto

·"Steel Cello Lament"
from "Heat"
Written & Performed by Elliot Goldenthal
Courtesy of Regency Enterprises

·"R. I. P."
Written by Jose Becerra, Armando Feria, Ernesto Molina, Joaquin Pacheco, Steven Pasillas, Ray Rivera & Luis Vasquez
Performed by Inner City Soul
Courtesy of East L.A. Sabor

·"Ven Aca Bonita"
from California Rumba Album
Performed by Bandidos de Amor

·"Exile"
from "The Insider"
Written by Pieter Bourke & Lisa Gerrard
Courtesy of Walt Disney Music

·"Moxica & His Horse"
From 1492 The Conquest of Paradise
Performed by Vangelis

·“A Roda”
from Abril Despedacado
performed by Antonio Pinto

Sito ufficiale del film: http://www.collateral-themovie.com
Recensione: Collateral
Speciale: Colonne sonore

(19/11/2004)


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