CLARISSA, LAURA, VIRGINIA: "LE ORE" DA CUNNINGHAM A DALDRY

Quando Scott Rudin acquistò i diritti del romanzo Le ore (The Hours) di Michael Cunningham per farne un film, molti si dissero perplessi circa la possibilità di trasportare sul grande schermo un'opera così psicologica e complessa.
Michael Cunningham, scrivendo Le ore, racconta infatti il percorso interiore delle tre protagoniste e il loro giungere a un'epifania nuova, che porterà una svolta nelle loro vite.
Le ore è costituito da capitoli non numerati che s'intrecciano nel raccontare la giornata di Virginia Woolf ("La signora Woolf"), di Laura Brown ("La signora Brown") e di Clarissa "Dalloway" Vaughan ("La signora Dalloway"), in una narrazione volta a cogliere il loro mondo interiore.
Ma lo sceneggiatore David Hare non ha avuto esitazioni. "E' un'opera letteraria straordinariamente riuscita" afferma. "Ho trovato il mio modo personale di mescolare le storie e creare nuovi collegamenti; sapevo che saremmo stati in grado di ricreare la magia del libro, intendo dire la graduale comprensione da parte dello spettatore del modo in cui le storie s'intrecciano".
Anche il regista Stephen Daldry è stato subito conquistato dal progetto. "L'idea di tre storie interpretate da tre donne diverse e il rapporto fra loro mi sembrava un'occasione meravigliosa per creare un'unica narrativa" ha affermato. "Trovai il copione molto ben concepito. Una meravigliosa opportunità di esplorare a fondo 'Mrs Dalloway', uno dei più bei libri mai scritti".
Allo stesso modo, le tre attrici hanno accettato con entusiasmo di prendere parte al progetto, per dare vita alle tre figure femminili di The Hours. Meryl Streep, Julianne Moore e Nicole Kidman hanno esplorato a fondo i loro personaggi seguendo il loro istinto e il loro metodo.
Meryl Streep (Clarissa) racconta: "Il libro è bellissimo. Quando il mio agente mi chiamò, non riuscivo a capire come avrebbero mai potuto realizzarne un film, come avrebbero fatto a tradurre in immagini tutto quel mondo interiore. Ma quando ricevetti il copione, mi piacque moltissimo. David Hare è pieno di passione oltre ad essere un consumato sceneggiatore".
Julianne Moore (Laura) afferma: "The Hours mi ha molto colpito. Michael Cunningham è in grado di parlare in modo totalmente veritiero del dolore e delle difficoltà della condizione umana, eppure è pieno di speranza e di positività. Mi piace la sua idea delle ore che passano nei nostri giorni e nella nostra vita, il significato e l'importanza di ciò, il dolore che pervade la nostra vita, ma che le dà anche un senso. Mi sono molto commossa".
"Per interpretare qualcuno esistito", ha detto Nicole Kidman (Virginia Woolf) "bisogna cercare la sua vera essenza. David Hare mi ha aiutato molto a comprendere Virginia e ovviamente anche Michael Cunningham. E' una donna sempre in bilico fra la morte, la follia e l'amore. In realtà ha lottato molto solo per riuscire a respirare, per riuscire a vivere a Londra senza sentirsi intrappolata, come pensava lei, a Richmond".
Tutte e tre le attrici non hanno esitato a tornare sul set a distanza di mesi dalla fine delle riprese per girare altre scene, gli ultimi ritocchi. Julianne Moore ha dato la propria disponibilità nonostante fosse al settimo mese di gravidanza. Nicole Kidman è tornata appositamente a Londra dal set di Dogville.
Il film ha lavorato sul libro con un gioco di compressioni ed espansioni.
Il romanzo dedica a Clarissa il maggior numero di pagine, forse le più ricche di eventi e di dialoghi. Laura Brown è il personaggio con il minor numero di interazioni. Lo spazio di Virginia Woolf è il più ridotto, occupa capitoli brevi, che danno però senso a tutta l'opera.
David Hare ha dato ampiezza pressochè identica ai tre ruoli nel film.
Ha apportato diverse modifiche alla sezione di Meryl Streep, eliminando un personaggio (l'amica della figlia) e condensando alcuni dialoghi. Ha esplicitato le tensioni della figura di Julianne Moore, aumentandone le battute, ma soprattutto rendendo più esplicita l'idea con cui lascia la sua casa per recarsi in un albergo della città (preferiamo non svelare nulla). Il ruolo di Virginia Woolf è stato invece leggermente dilatato, anche se ne è stata mantenuta la struttura originale e non sono stati aggiunti episodi nuovi.
Daldry e Hare hanno inoltre voluto richiamare l'incipit della pellicola nel finale, aprendo e chiudendo The Hours in modo simmetrico.
Curiosamente, nel romanzo Cunningham ha inserito una scena in cui Clarissa, dopo aver comprato delle rose, s'incammina verso la casa del suo amico e antico amore Richard; sulla strada, s'imbatte in una troupe cinematografica al lavoro e da una delle roulotte del set vede far capolino una diva, probabilmente Meryl Streep. Curiosa coincidenza per la Streep che, oltre a interpretare Clarissa, avrebbe potuto interpretare anche se stessa. Ma Hare e Daldry hanno rinunciato all'episodio.
Le ore di Michael Cunningham, pubblicato nel 1998, ha ricevuto il Premio Pulitzer per la Fiction e il Premio PEN/Faulkner. Il New York Times, il Boston Globe, il Publishers Weekly, il Los Angeles Times e il Chicago Tribune l'hanno eletto Libro Migliore del 1998.
The Hours sta ricevendo critiche entusiaste in tutto il mondo, ed è candidato a nove premi Oscar. Meryl Streep, Julianne Moore e Nicole Kidman sono state definite dalla stampa statunitense
"superlative, memorabili: l'Oscar deve andare a tutte e tre".

Alessandro Bizzotto

(22/02/03)


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